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Il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) è il quadro comunitario per la protezione dei dati e della privacy.
Il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) è il quadro normativo dell’UE volto a proteggere i dati e la privacy delle persone e delle imprese nell’UE. È stato approvato il 14 aprile 2016 ed è entrato in vigore il 25 maggio 2018.
Le aziende hanno l’obbligo di ottenere il consenso esplicito quando trattano dati di persone fisiche dopo averle informate in modo trasparente delle loro finalità (trattamento, conservazione e altri usi dei dati). Non è più sufficiente informare semplicemente gli utenti, ora è necessario il loro consenso attivo.
Tutti i cittadini hanno il diritto di ottenere dalle aziende la conferma dell’eventuale esistenza ed elaborazione di dati personali che li riguardano. In tal caso, essi possono accedere a questi dati e l’organizzazione è obbligata a fornire una copia e a spiegare le finalità del trattamento dei dati, i criteri e il periodo di conservazione dei dati. Il GDPR stabilisce anche il diritto di correggere i dati personali.
Sancisce il diritto dell’utente alla cancellazione dei propri dati in determinate circostanze: se i dati non sono più necessari per lo scopo per il quale sono stati raccolti, se il consenso è stato revocato, se i dati sono stati raccolti in relazione a un’offerta di servizi limitata nel tempo o se i dati sono stati ottenuti illegalmente, ecc.
L’utente ha il diritto di chiedere all'organizzazione detentrice dei dati personali di trasferire o di fornire una copia dei dati a terzi.
In generale, le responsabilità delle imprese e delle organizzazioni sono aumentate. Il nuovo regolamento impone loro di implementare sistemi di monitoraggio dell’elaborazione dei dati e di documentare le procedure di raccolta, conservazione e utilizzo dei dati.
Il mancato rispetto del GDPR può comportare sanzioni suddivise in quattro livelli:
Nell’ultimo caso, vi sono due livelli: il primo livello prevede un’ammenda fino a 10 milioni di euro o fino al 2% delle entrate annuali (se superiore); e, al livello 2, un’ammenda di 20 milioni di euro o del 4% del fatturato annuo. Per non parlare delle conseguenti cause per danni.
Il diritto all’oblio.
Ogni utente ha il diritto di contattare qualsiasi azienda e chiedere la cancellazione dei propri dati personali. L’azienda ha quindi 30 giorni di tempo per cancellare i dati di questo utente dai suoi sistemi.
Meno materiale pubblicitario e di marketing.
A volte, la semplice accettazione dei termini di un contratto di servizio è stata considerata come consenso a ricevere pubblicità. Il consenso è stato considerato implicito dalla maggior parte delle aziende. Il GDPR obbliga le imprese a ottenere il consenso esplicito e informato dei consumatori prima che i loro dati siano utilizzati a fini pubblicitari, ecc.
Protezione dei minori.
Adolescenti e giovani adulti dovrebbero ricevere una formazione adeguata sull’uso sicuro dei social network, ma il GDPR rafforza anche la loro protezione permettendo di cancellare i messaggi potenzialmente imbarazzanti. In paesi come il Regno Unito, i giovani hanno anche una protezione aggiuntiva: dal 2018, gli utenti di Facebook, Twitter e Instagram possono cancellare tutti i post pubblicati prima dei 18 anni.