Oggi più che mai, virus veri e informatici hanno tantissime cose in comune.
I virus sono i grandi protagonisti della stampa degli ultimi mesi, ma perché a volte i malware vengono chiamati “virus informatici”? Si dà il caso che un virus informatico sia molto simile a quello dell’influenza o al coronavirus, sia dal punto di vista strutturale sia per come si presenta l’infezione.
Vediamo alcuni di questi punti in comune.
Le email sono come uno starnuto
Hai mai avuto uno di quei raffreddori tremendi per cui non riesci a smettere di starnutire? Ogni volta che lo fai, emetti delle piccole goccioline di fluidi contaminate dal virus (le famose droplet), che vengono espulse a grande velocità. Se un’altra persona entra in contatto con queste gocce, può infettarsi e ammalarsi della stessa infezione virale che hai tu.
Ecco, i cybercriminali utilizzano una tecnica molto simile agli starnuti: lo spam. Inviano decine di migliaia di email, ognuna delle quali trasporta la sua carica virale (che curiosamente a volte viene proprio chiamata payload in inglese). Chiunque apra uno degli allegati infetti di queste email si espone a un potenziale contagio, ovvero potrebbe installare un virus proprio come quando respiriamo aria contaminata dalle goccioline infette. Diciamo che potrebbe perché, così come nella vita reale utilizziamo mascherine e altri dispositivi di sicurezza, sul computer abbiamo un programma antivirus e un firewall che ci proteggono dai virus.
Le infezioni di malware possono essere letali
Le infezioni virali possono causare malattie molto serie, con conseguenze anche fatali. Anche i virus informatici, a modo loro, sono capaci di uccidere.
In molti casi i malware causano perdite di dati e rubano informazioni sensibili, ma a volte possono anche danneggiare fisicamente il computer infettato. E c’è di più: i cyberattacchi non solo possono “uccidere” un computer, un sito o una rete, ma possono anche mettere in pericolo la vita delle persone. Se un gruppo di cracker, ad esempio, prende di mira un sistema informatico pubblico come quello della rete elettrica o di un polo ospedaliero, c’è il rischio reale che qualcuno possa perdere la vita.
I virus dei computer sono molto contagiosi
Alcuni virus, come quello che causa l’influenza stagionale, evolvono per continuare a sfruttare l’ospite (ovvero l’essere umano) come mezzo di diffusione. Gli starnuti non sono solo un effetto secondario dell’infezione ma un meccanismo chiave della propagazione del virus, che per quest’ultimo significa sopravvivenza ed espansione.
Allo stesso modo, i virus informatici non si accontentano mai di infettare un solo computer. La maggior parte è progettata in modo da contagiare quanti più sistemi informatici possibile. Alcuni, addirittura, hanno lo scopo di prendere il controllo di altri computer per inviare altre email infette, mentre i cosiddetti worm approfittano delle vulnerabilità di rete per attaccare altri computer connessi alla stessa network. Più computer possono infettare, più dati potranno rubare o più dispositivi potranno aggiungere alla botnet sotto il loro controllo.
Le vittime possono essere asintomatiche
Molti virus hanno tempi di incubazione lunghi all’interno del corpo umano. Ciò significa che prima che la persona inizi a mostrare dei sintomi possono passare molti giorni o addirittura alcune settimane dal momento del contagio. Durante questo periodo di tempo, nel caso di alcuni virus, la persona infetta può essere già contagiosa per gli altri e tutto questo senza neanche rendersene conto.
La stessa cosa succede con alcuni virus informatici, soprattutto con i trojan e con quelli responsabili delle botnet. Questi malware rimangono silenti e invisibili sul computer infetto finché non vengono attivati da remoto dal cybercriminale. Questo periodo di incubazione può durare settimane o mesi, ma nel frattempo il malware è in grado di diffondersi e infettare altri computer.
Antimalware, il vaccino informatico
Grazie all’instancabile attività umana, nel corso dei secoli abbiamo inventato i vaccini, che ci proteggono da molte malattie potenzialmente letali come la tubercolosi, la poliomielite o il morbillo. In quasi tutto il mondo, i bambini vengono vaccinati per queste malattie per impedire ai virus di diffondersi e ritornare a creare le grandi epidemie di cui sono capaci.
Analogamente, anche i computer possono essere vaccinati contro i virus, basta utilizzare un software antimalware come Panda Dome. Proprio come fa il sistema immunitario con un vaccino, Panda Dome “impara” come sono fatti i virus e ne previene l’installazione rimuovendoli prima che inizino a fare danni al computer.
In questo modo, non solo impedisci la diffusione del malware, ma soprattutto eviti di dover perdere tempo prezioso nel recuperare dati persi, reinstallare programmi e riparare tutti gli altri danni causati al sistema. Inizia a proteggerti subito dai virus informatici: scarica la prova gratuita di Panda Dome.
Buona navigazione e buona protezione dai virus, informatici e non!