Scopriamo insieme il mondo dei Non Fungible Token: a cosa servono, come si creano e come si comprano.
Il 12 marzo 2021 il mondo è cambiato. In realtà, è cambiato l’anno in cui è stato concepito il Bitcoin (2008), ma di rivoluzioni digitali ne avviene una decina all’anno, quindi è meglio farci l’abitudine. Quel giorno, Christie’s ha messo all’asta e venduto per 69 milioni di dollari l’NFT di un’opera d’arte (“Everydays: the first 5000 days” di Beeple).
A quel punto, il mondo ha cominciato a chiedersi cosa sono gli NFT e l’acronimo di Non Fungible Token è finito sulla bocca di tutti. Si tratta essenzialmente di token insostituibili che rappresentano la proprietà di un bene, ad esempio un’opera d’arte o un oggetto del mondo digitale o reale.
Questa era la definizione breve, anzi brevissima, ma per capire esattamente cosa siano gli NFT dobbiamo prima prendere dimestichezza con alcuni concetti e spingerci più in profondità. Ecco perché in questo post vogliamo aiutarti a capire a cosa servono gli NFT, come vengono utilizzati e come fare per crearne o comprarne uno.
Più in generale, vogliamo aiutarti a capire cosa si nasconde dietro il concetto di NFT, Blockchain, criptomonete e tutte le nuove tecnologie che stanno letteralmente rivoluzionando Internet.
Cos’è un NFT
Come abbiamo visto, NFT è una sigla che sta per Non Fungible Token, ovvero “token non fungibile”. Per capire cosa sia, dobbiamo innanzitutto spiegare cos’è un token. In generale, un token è un oggetto con un valore particolare e simbolico, ad esempio nella sicurezza informatica un token può essere una prova dell’autenticità di un indirizzo.
Nel mondo delle blockchain, la cosa si complica e vale la pena fare un passo indietro e spiegare, appunto, cos’è la blockchain stessa. Semplificando molto, con questo termine si intende una delle tecnologie di registri distribuiti (Distributed Ledger o DLT), ovvero un sistema in cui è possibile inserire e leggere informazioni da più posizioni, senza la necessità di un controllo centrale. Le blockchain, ad esempio, vengono utilizzate per creare criptomonete attraverso il mining: ogni operazione viene registrata sulla blockchain attraverso le chiavi crittografiche che la associano a un utente unico (e al suo wallet). Per maggiori informazioni, ti rimandiamo alla pagina della Blockchain su Wikipedia.
Torniamo ai token. Un token sulla blockchain è un’informazione digitale registrata su un registro distribuito, associata a un utente specifico e rappresentativa di un certo tipo di diritto, ad esempio la proprietà di un oggetto, la ricezione di un pagamento e così via.
Gli NFT sono diversi dalla maggior parte dei token utilizzati con le blockchain perché sono:
- Insostituibili (non fungibili né replicabili).
- Unici (associati a un utente/wallet unico).
- Indivisibili (non possono essere suddivisi in frazioni come le monete, non esiste “un quarto di un NFT”).
Per queste ragioni, gli NFT si prestano alla cessione dei diritti di proprietà (ma non i diritti d’autore) di opere d’arte (quella che ora chiamano cripto arte), oggetti digitali come la skin o un’arma in un videogioco e anche oggetti del mondo fisico.
Tramite la blockchain e la compilazione di smart contract (basati sulla tecnologia Ethereum) è possibile convalidare in maniera univoca e decentralizzata la proprietà di un bene.
Cosa compra chi compra un NFT
Tornando all’opera di Beeple venduta per 69 milioni di dollari, ora è possibile capire che l’utente anonimo che ne ha comprato l’NFT:
- Non ha comprato l’opera. Questa resta sul computer dell’autore e su quelli delle persone che l’hanno scaricata in altri momenti.
- Non ha comprato i diritti d’autore. Non ha diritto a riprodurla, basare altre opere su di essa o utilizzarla come se l’avesse creata.
- Non ha comprato l’esclusività della riproduzione o dell’uso. Nel mondo digitale, questi concetti diventano fluidi e svincolati dalla produzione e dal possesso.
In poche parole, chi compra un NFT compra il diritto a dire che un certo oggetto è di sua proprietà. Questo significa che, se applichiamo il concetto di NFT ad altri beni che non siano opere d’arte, ad esempio a oggetti di mondi digitali (come Polka City), gli NFT sono un metodo efficace per gestirne la compravendita.
Inoltre, almeno per il momento gli NFT devono la loro popolarità al momento di hype delle criptomonete e al gran numero di piccoli e grandi risparmiatori che investono e speculano ogni giorno con questi asset.
Che cosa cambia
Tutto e niente. Con gli NFT si possono fare cose che si facevano anche prima, ma in modo più efficiente e sicuro (ammesso che si riesca a superare le difficoltà tecniche che comportano per il 90% dei consumatori attuali).
Ciò che cambia davvero è il concetto di proprietà e vendita. Tanto per fare un esempio, in un futuro in cui la blockchain sarà stata regolata e inglobata dal sistema giuridico nazionale, teoricamente sarebbe possibile convalidare l’acquisto di una casa senza ricorrere ai servizi di un notaio. Di fatto, gli NFT e la blockchain vengono già utilizzati da utenti nativi digitali e pionieri per progetti di crowfunding e acquisti in multiproprietà.
Ciò che potrebbe cambiare in futuro è il concetto stesso di economia, ovviamente non solo a causa degli NFT, ma anche grazie a loro oltre che alle criptomonete e alla tecnologia dei registri distribuiti. Da questo punto di vista, il carattere orizzontale e paritario delle reti P2P che fin dagli inizi rappresentavano l’anima di Internet sembra volersi espandere e contagiare la struttura stessa che regge la nostra società, dotando ogni utente/persona degli strumenti necessari per compiere qualsiasi tipo di operazione, dalla ricerca di un libro online al finanziamento di un progetto tramite l’emissione di una valuta che prima non esisteva.
Aspetti legali degli NFT
Vale la pena soffermarsi sul lato giuridico degli NFT e delle criptomonete. Al momento, il settore si muove in una specie di vuoto legale, a cui presto gli organismi regolatori dei vari paesi dovranno porre rimedio.
Ecco alcuni aspetti su cui riflettere:
- Tutela del consumatore. La complessità di queste nuove tecnologie è un problema serio. Servono norme che tutelino chi compra, ad esempio per il diritto di recesso (che le blockchain di ora non consentono).
- Contraffazione. Tranne per la reputazione delle piattaforme su cui si acquista, è difficile essere sicuri di comprare un NFT da un venditore legittimo, cioè dall’attuale proprietario del bene.
- Riciclaggio di denaro. Il mercato degli NFT, non essendo regolato, sta sicuramente servendo da piazza di intercambio di grandi somme di denaro sporco, che in questo modo viene riciclato e rimmerso sul mercato.
- Diritto fiscale. Come abbiamo accennato, mancano normative per l’assolvimento dell’IVA e la contabilizzazione di movimenti e patrimoni.
Come creare o comprare un NFT
Le piattaforme più conosciute per creare, comprare e vendere NFT sono Rarible, OpenSea, Nifty Gateway e Makersplace.
La creazione di un NFT è piuttosto semplice e ogni piattaforma prevede una procedura guidata in cui viene spiegato passo cosa bisogna fare e quali informazioni inserire (è un processo molto simile alla compilazione di un formulario). Le cose importanti a cui bisogna prestare attenzione sono due:
- Decidere le royalties, ovvero la percentuale sul prezzo di vendita che percepirai ogni volta che il tuo NFT viene rivenduto (tutte le vendite successive alla prima).
- Calcolare il costo del conio. Coniare un NFT (che in inglese si dice mint) ha un costo che dipende da quanto è impegnata la rete di miner che devono “scrivere” le operazioni sul registro della blockchain. In alcuni momenti di grande attività, questa commissione potrebbe essere anche molto elevata, per cui bisogna fare attenzione durante la procedura guidata di creazione.
Per quanto riguardo l’acquisto invece, il processo è ancora più semplice e preferiamo rimandarti alle istruzioni di ciascuna piattaforma, dato che la procedura varia a seconda del sito che usi. Anche in questo caso, fai attenzione alle commissioni di servizio (la cosiddetta GAS fee) e leggi bene i termini del servizio e le clausole di acquisto del bene che vuoi comprare.
Conclusioni
Gli NFT sono token non fungibili che attestano la proprietà di un oggetto del mondo fisico o digitale. Per adesso, le principali applicazioni le abbiamo viste nel mondo dell’arte, del collezionismo e di altre aree del digitale, come i nomi di dominio sulla blockchain.
Come utenti, dobbiamo fare attenzione ad avvicinarci a questo mondo perché mancano ancora normative chiare che proteggano il consumatore e perché le tecnologie sono complesse. Inoltre, almeno attualmente si nota la mancanza di fonti di informazioni chiare e ufficiali in lingua italiana.
Per tutti questi motivi e per l’opportunità che questo mondo rappresenta anche per i cybercriminali, ti consigliamo di rinforzare le tue difese digitali con un buon antivirus e facendo molta attenzione alle tue attività online.
Buona navigazione e buona scoperta del mondo degli NFT!