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Gergo di Internet, come parlano i giovani online?

Vediamo insieme le espressioni più utilizzate da bambini e ragazzi su Internet, con un occhio di riguardo a quelle importanti per i genitori.

Lo slang, il gergo utilizzato dai ragazzi online fa storcere il naso a molti, eppure è una fucina costante e creativa di neologismi e piccole rivoluzioni linguistiche. La mente dei più giovani, soprattutto in una fase di ribellione generale come l’adolescenza, è meno costretta dai preconcetti sociali e dalle abitudini di ciascuna cultura, e si permette il lusso per nulla trascurabile di inventare la propria lingua, il proprio vocabolario.

Come parlano i ragazzi online? Che parole, sigle, codici utilizzano per esprimersi sui social, in chat o nelle community come YouTube? L’adolescente italiano prende in prestito moltissime parole e acronimi dall’inglese americano, la vera culla dello slang di Internet, come le espressioni LOL (per esprimere divertimento) e BTW (abbreviazione di by the way, “a proposito”). Poi, le mescola con l’italiano, le italianizza o le fonde addirittura con il dialetto della sua regione, per dare vita a espressioni a volte particolarissime.

Molte di queste parole e frasi hanno vita breve e finiscono nel dimenticatoio prima ancora di essere registrate dai vari istituti linguistici. Altre hanno più fortuna, magari entrano nel vocabolario di qualche personaggio famoso, e invece di scomparire come una meteora rimangono, occupando un nuovo posto nella lingua italiana.

Perché i giovani usano un gergo online

La principale finalità del gergo giovanile, soprattutto online, non è quello di diventare normativo, di estendersi al resto della popolazione, anzi, si potrebbe dire proprio il contrario. Lo slang e i neologismi dei giovani nascono innanzitutto per rispondere alla loro necessità di identificazione, di differenziazione dalla massa e allo stesso tempo di appartenenza a un gruppo, ma un gruppo selezionato, una cerchia ristretta da cui innanzitutto sono esclusi gli adulti.

E proprio gli adulti, che a volte diventano quasi oggetto di scherno dei più giovani mediante espressioni come Ok, boomer (utilizzata per dire a una persona della generazione dei baby boomer che non capisce la situazione attuale ), sono quelli che disapprovano, che vedono nello slang online, nelle sigle e nelle mescolanze linguistiche un imbarbarimento della lingua italiana standard, ammesso che ne esista una. Così facendo, si dimenticano che anche loro sono stati giovani e hanno creato e utilizzato i loro motti e le loro espressioni in codice. E alcune di queste espressioni rimangono, le usano tuttora, senza rendersi conto che vengono da un passato gergale come quello dei giovani di oggi.

Ma dove nascono i termini del vocabolario dei giovani online? Ora come ora sembrerebbe che i settori da cui vengono prese più parole sono in assoluto i videogiochi e i social network.

In questo post, passiamo in rassegna alcune delle espressioni più utilizzate da bambini e ragazzi online, ma con una premessa importante: questa non è una guida esaustiva del gergo digitale dei giovani, ma piuttosto un primo passo per conoscere i termini più utilizzati e invogliare i lettori che hanno figli o nipoti adolescenti ad avvicinarsi a questa strana lingua fatta di abbreviazioni, commistioni linguistiche e spiritose figure retoriche.

Gli imprescindibili

Tanto per cominciare, ci sono alcuni termini indispensabili per poter capire almeno il senso generale di una conversazione online tra due under 18. Vediamo quali sono:

Parole in codice pericolose

Poi ci sono le sigle e i termini che i giovanissimi utilizzano appositamente per non farsi capire dai genitori o che hanno un significato legato ad ambiti intimi o illegali, come sesso e droga. È importante conoscerli per sapere quando c’è da preoccuparsi, ma anche per capire quando bisogna rispettare la privacy dei figli. Vediamone alcuni:

Il limite tra controllo e privacy dei figli lo decide ogni genitore, però fa sempre bene sapere il significato delle espressioni potenzialmente pericolose. Come accennato, il problema è che dietro molte conversazioni si nascondono comportamenti e attitudini pericolose, tipiche del bullismo tra coetanei o addirittura di molestie sessuali online. I genitori devono abituarsi a riconoscere i segnali e i sintomi di questi fenomeni. Un buon punto da cui iniziare è utilizzare gli strumenti di controllo genitori come Panda Dome Family.

Se vuoi approfondire questo argomento, leggi questo articolo sul parental control oppure il nostro sondaggio su Internet e minori. Infine, ti consigliamo anche il nostro post sul bullismo online, in cui abbiamo intervistato il nostro Consumer Operation Manager, Hervé Lambert.

Lo slang online che viene dai videogiochi

Per i genitori di giovani gamer è importante capire cosa gridano i propri figli al computer o cosa vogliono dire con parole come shottare, quando cercano di spiegarti com’è andata la loro giornata. Ecco le espressioni più diffuse:

Il gergo delle reti sociali

I social network sono stati il grande motore dell’innovazione di Internet. In questo ambiente possiamo capire e addirittura visualizzare il funzionamento dell’evoluzione linguistica. Fino a un po’ di anni fa, i social non esistevano; quando sono stati inventati, hanno portato con sé molte nuove attività, funzioni, comportamenti… e per tutte queste cose non c’era ancora un nome, per cui abbiamo dovuto inventarlo.

Qualcuno obietta che ormai si creano parole solo in inglese, mentre le altre lingue vivono di prestiti linguistici. Se da un lato questo fenomeno è innegabile, dall’altro bisogna anche ammettere che è più economico adattare una parola appena coniata per un certo scopo piuttosto che crearne un’altra. Vediamone alcune:

Ovviamente, questo e i precedenti elenchi non sono esaustivi e contengono una minima parte dello slang attualmente in uso su Internet da parte di giovani e giovanissimi. A chi volesse approfondire questo interessante quanto vasto argomento, consigliamo di esplorare Slengo.it, il dizionario del gergo curato dal popolo di Internet. Inoltre, ti segnaliamo questo post del blog di Preply sulle abbreviazioni di Internet, che ne offre un elenco molto curato.

Concludiamo con le parole della sociolinguista Vera Gheno, tratte dal suo saggio “Social-linguistica”: l’italiano digitato è un arricchimento linguistico e culturale, rappresenta l’adattamento della lingua a uno specifico mezzo. L’approccio giusto, quindi, non è rifiutare lo slang online, ma capirlo e integrarlo nel proprio arsenale linguistico come una risorsa in più che non solo ci avvicina ai ragazzi, ma ci aiuta anche in un’altra importante e a volte difficile missione: stare al passo coi tempi.

Buona navigazione e buon utilizzo del gergo di Internet!

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