La prossima rivoluzione degli smartphone sarà la sicurezza: scopri come AI e nuove tecnologie renderanno i telefoni più sicuri che mai.

Sempre più esperti pensano che i nostri telefoni intelligenti abbiano raggiunto un punto oltre il quale non sono più possibili grandi rivoluzioni, proprio come è successo ai portatili e ai televisori.

Gli smartphone hanno tutto: OLED incredibili, AI integrata ovunque, batterie che durano tutto il giorno, fotocamere da professionisti e connessioni 5G super veloci, ma soprattutto un’esperienza utente sempre più raffinata e poche differenze tra i grandi sistemi operativi, come Android e iOS.

E se la prossima grande rivoluzione fosse la sicurezza?

In questo post parliamo di come sono cambiati gli smartphone e la cybersecurity, delle opportunità per il futuro e delle implicazioni per gli utenti. Buona lettura!

I nostri telefoni sono fisicamente sicurissimi, e paradossalmente tanta sicurezza ha fatto abbassare la guardia agli utenti.

L’evoluzione degli smartphone

Ogni anno escono nuovi modelli, ma i margini di miglioramento sono minimi e anche i modelli di gamma alta non differiscono così tanto da quelli di fascia intermedia, a meno che una persona non ne faccia un uso davvero intensivo o professionale.

I prossimi smartphone che usciranno nel 2025 avranno batterie che durano leggermente di più, uno schermo pieghevole o forse una fotocamera con una risoluzione leggermente più alta, ma l’esperienza e il concetto stesso di smartphone rimangono gli stessi.

Per questo, nella nostra cultura ossessionata dalle novità e dal progresso, sarebbe bello se il prossimo grande passo non fosse un restyling o un miglioramento marginale di dell’hardware, ma la sicurezza del dispositivo e dei dati.

Di fatto, lo smartphone si è imposto come il dispositivo più personale e importante nella nostra vita quotidiana, e ha integrato tutte le funzionalità di cui abbiamo bisogno:

  • Pagamenti contactless
  • Navigazione su internet
  • App utili e di intrattenimento
  • Gestione di portafogli digitali
  • Home banking
  • Assistenti virtuali basati sull’AI
  • Comunicazioni interpersonali

Dal nostro punto di vista di esperti di cybersecurity, lo smartphone è senza dubbio il dispositivo più importante da proteggere, per cui il prossimo grande passo nell’evoluzione dei telefoni cellulari dovrebbe essere proprio questo: un salto di qualità a livello di sicurezza.

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Sicurezza smartphone: il nuovo orizzonte evolutivo

Quando un sistema di sicurezza è davvero efficace, non ti accorgi nemmeno che esiste. E oggi è esattamente quello che sta succedendo.

I cellulari sono molto più sicuri rispetto a 10 anni fa e la maggior parte delle protezioni sono automatiche o semiautomatiche, per cui l’utente finale non è consapevole di come e quando funzionano, anzi, spesso ha una conoscenza e una consapevolezza più limitate rispetto al passato.

Tuttavia, il panorama della criminalità informatica è cambiato moltissimo negli ultimi anni, e oggi le nuove minacce si basano più sul fattore umano che su vulnerabilità hardware o software. I nostri telefoni sono fisicamente sicurissimi, a essere in pericolo ora sono i nostri dati.

Diamo una rapida occhiata alle minacce informatiche più diffuse e pericolose:

  • Truffe online
  • Phishing
  • Password deboli o riutilizzate
  • Download di app o file infetti
  • Condivisione irresponsabile di dati personali
  • Minacce basate sull’AI, come deepfake e truffe vocali

Bastano questi pochi punti per capire che anche se il nostro telefono è dotato di antivirus, firewall, accesso biometrico e chi più ne ha più ne metta, i dati e il denaro dell’utente non sono al sicuro finché dipendono dalle sue azioni (e quindi dai suoi errori).

Ecco una prospettiva per il futuro: costruire uno smartphone che protegga le persone dai loro stessi errori.

Il futuro degli smartphone è la sicurezza intelligente

Sul mercato si trovano molte suite di sicurezza informatica complete ed efficaci, come Panda Dome. Questi programmi hanno decine di funzionalità utili che rendono più sicuro il dispositivo e aiutano gli utenti a ottimizzarlo e sfruttarlo al massimo, ma anche così gli attacchi informatici non smettono di aumentare e fanno sempre più danni.

L’anello debole, come abbiamo accennato, è l’essere umano, o meglio il modo in cui le persone usano i dispositivi, e paradossalmente tanta sicurezza informatica ha fatto abbassare la guardia agli utenti, che danno per scontato che i propri terminali siano sicuri e pensano – erroneamente – che i cybercriminali prendano di mira solo le grandi aziende.

Vediamo allora come potrebbe cambiare la sicurezza degli smartphone:

Autenticazione avanzata e fine delle password

Come aveva predetto Google, piano piano le passkey e altri metodi di autenticazione avanzata (sempre basati sul telefono) stanno sostituendo le password, e questa è una buona notizia perché meno password da gestire significano meno possibilità di errore per le persone.

Sicurezza predittiva basata sull’AI

 L’integrazione dell’intelligenza artificiale nei telefoni permetterà di personalizzare i sistemi di difesa e in parte sta già succedendo. Google, ad esempio, ha potenziato Play Protect su Android 14 per bloccare link sospetti ricevuti via SMS e monitorare il comportamento delle app in tempo reale, evitando che i software dannosi rubino dati sensibili.

Protezione automatica dei dati personali

Le informazioni sensibili sono il nucleo pulsante della sicurezza informatica. Lo smartphone potrebbe (dovrebbe) diventare una specie di assistente per la privacy che agisce dietro le quinte, in modo non invasivo e proteggendo continuamente l’utente, ad esempio oscurando i dati personali nelle app, regolando automaticamente le autorizzazioni di accesso e interagendo con le impostazioni di sicurezza di siti e programmi.

Crittografia avanzata a 360º

Sempre più telefoni integrano sistemi di crittografia sicura a più livelli, ad esempio Apple ha introdotto la crittografia end-to-end su iCloud, rendendo inaccessibili i dati di backup anche in caso di attacco ai server. Samsung, invece, ha sviluppato Knox Vault, una “cassaforte” integrata direttamente nell’hardware per proteggere informazioni sensibili.

Cybersecurity a prova di utenti distratti

In ultima istanza, il telefono deve evolversi in modo da proteggere l’utente da sé stesso, partendo dal principio che l’utilizzo deve essere sicuro anche in mancanza di competenze informatiche e di sicurezza informatica. Google, ad esempio, sta sviluppando Gemini Nano, una versione leggera della sua AI che potrebbe essere usata per bloccare automaticamente tentativi di phishing o download sospetti.

Quest’ultimo punto può sembrare controverso, ma l’essenza stessa del progresso tecnologico risiede nella comodità e nella possibilità di compiere operazioni complesse senza sapere esattamente come funzionano gli strumenti che usiamo, un po’ come è successo con le automobili o la televisione, o perfino le reti elettriche.

Riassumendo, il nuovo passo in avanti degli smartphone potrebbe essere la sicurezza, con nuove funzionalità automatizzate e pensate per impedire alle persone di fare errori costosi.

In questo post abbiamo visto che gli smartphone hanno raggiunto un livello di piena maturità tecnologica e che in futuro ci aspettiamo una rivoluzione in termini di sicurezza dei processi e di utilizzo.

Perché il futuro della tecnologia non è avere uno schermo più grande o una fotocamera ancora più potente, ma proteggere efficacemente e automaticamente quelli che già abbiamo.

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Buona navigazione e buona preparazione al futuro degli smartphone!