Come identificare, prevenire e contrastare il bullismo online

Il Telefono Azzurro definisce il cyberbullismo come “l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, molestare, mettere in imbarazzo, far sentire a disagio o escludere altre persone”. La versione elettronica del bullismo è un fenomeno molto diffuso e in aumento, con una portata e conseguenze ben più gravi rispetto alla sua versione “analogica”, basti pensare ai casi di suicidio o tentato suicidio che hanno portato alla creazione della prima legge italiana sul cyberbullismo, entrata in vigore il 18 giugno 2017.

Oggi impareremo insieme a riconoscere il bullismo offline e online e prevenirli grazie a strumenti di supporto sociale e psicologico e all’aiuto di soluzioni informatiche come il Controllo genitori del pacchetto antivirus Panda Dome.

1. Il problema: caratteristiche distintive del bullismo

È importante capire le caratteristiche che distinguono un caso di bullismo da altri tipi di prevaricazione o interazione tra pari:

  • Intenzionalità. Il comportamento bullista è sempre deliberato: l’aggressore agisce con l’intenzione di causare un danno (fisico, emotivo, psicologico) alla vittima.
  • Persistenza nel tempo. In genere, l’interazione bullo-vittima è caratterizzata dalla ripetitività di aggressioni protratte nel tempo.
  • Asimmetria di potere. La distribuzione del potere e della forza nella relazione bullo-vittima è molto sbilanciata a favore del bullo, che ad esempio può essere più grande, più forte o più popolare a scuola rispetto alla vittima, oppure appartiene a una maggioranza etnica, razziale o socioeconomica.
  • Socialità. Soprattutto nei casi online, gli episodi di bullismo avvengono di fronte a un pubblico, sebbene in forma virtuale e non contemporanea, ad esempio con la diffusione su YouTube di video offensivi o umilianti.

Inoltre, data la natura dei canali di comunicazione online, spesso il cyberbullismo non ha limiti di spazio né di tempo né di pubblico, il che moltiplica la reazione di vergogna, angoscia o paura della vittima, che continua a essere esposta giorno dopo giorno a offese o minacce provenienti da più fonti. Si tratta di un effetto a macchia d’olio che in assenza di strumenti di controllo adeguati e un intervento rapido può diventare incontrollabile e, come abbiamo visto, avere conseguenze catastrofiche sulla vita della vittima.

2. Forme di cyberbullismo

I mezzi digitali hanno aperto le porte a molti nuovi modi di discriminare, insultare, aggredire o prevaricare su altre persone. Ecco un elenco delle principali tipologie di cyberbullismo:

  • Flaming. Invio di messaggi offensivi o violenti mirati a provocare scontri verbali online, spesso soggetti a una rapida escalation.
  • Molestie (harassment). Invio di messaggi insultanti mediante chat, email o social network. È l’equivalente dell’aggressione verbale dal vivo.
  • Cyberpersecuzione (cyberstalking). Quando le molestie diventano insistenti e ripetute, parliamo di persecuzione. Si tratta di un caso piuttosto pericoloso, che può sfociare in aggressioni fisiche nel mondo reale.
  • Denigrazione. L’obiettivo del cyberbullo è rovinare la reputazione e l’immagine online della vittima, diffondendo online contenuti offensivi o personali che la riguardano. Gli effetti di questo comportamento, che nei casi più gravi è considerato criminale come la cyberpersecuzione, possono essere molto pesanti a causa della facilità con cui i contenuti si diffondono online.
  • Impersonation. Il cyberbullo viola un account online della vittima per farsi spacciare per lei e inviare messaggi che ne rovinino l’immagine o le creino problemi con amici e conoscenti.
  • Outing. Il cyberbullo salva una confidenza spontanea della vittima (chat, video, etc.) o sue immagini personali per poi pubblicarle o diffonderle online.
  • Esclusione. La vittima viene esclusa da un gruppo di amici o utenti online, ad esempio da un videogioco interattivo di massa. L’esclusione è vissuta come una punizione, riduce i contatti interpersonali della vittima e ne rovina l’immagine e la reputazione online.

3. La cura: come intervenire

Il bullismo è un fenomeno sociale complicato, che ruota intorno all’incapacità di certe persone (il bullo) di empatizzare con gli altri (la vittima), vuoi per età, problemi personali o familiari o mancanza di abilità emozionali che impediscono al bullo di capire e sentire gli effetti delle proprie azioni. L’unico rimedio efficace è promuovere l’empatia e sensibilizzare bambini e adolescenti riguardo al problema. Per aiutare sia la vittima che il bullo è necessario:

  • Educare a capire e rispettare gli altri, una funzione che spetta in primis ai genitori, ma anche alla scuola e altri attori sociali.
  • Creare spazi di incontro, dialogo e comprensione affinché le diverse parti coinvolte possano conoscersi e comunicare tra loro sotto la supervisione di un esperto.
  • Cooperare. I casi di bullismo devono essere affrontati su più fronti, con l’intervento coordinato di genitori, scuola, specialisti e, nei casi più gravi, delle autorità.

A questo proposito, scarica la guida Non stiamo zitti creata dall’istituto L. Orsini di Imola in collaborazione con SOS Il Telefono Azzurro ONLUS. Questo manuale descrive in modo dettagliato bullismo e cyberbullismo e propone molte attività di gruppo intra ed extrascolastiche per aiutare i ragazzi a riflettere su questo fenomeno.

Se pensi che uno dei tuoi figli sia vittima di un atto di bullismo o cyberbullismo o ne sia il responsabile, ti consigliamo di parlarci, contattare la scuola e i genitori dei ragazzi coinvolti e, se lo ritieni necessario, rivolgerti a uno psicologo o uno specialista. Se non sai con chi parlarne, chiama il Telefono Azzurro. L’ente dispone inoltre di uno spazio dedicato ai maggiori di 14 anni, utile anche per conoscere le storie e i punti di vista di altri adolescenti.

4. Prevenzione: misure di sicurezza online

Il cyberbullismo può essere prevenuto agendo sia sui ragazzi che sui mezzi digitali che utilizzano. Ecco alcuni consigli utili:

  1. Informa i tuoi figli. Parla con loro del cyberbullismo, guardate insieme un video o un film, scambiatevi opinioni.
  2. Attenzione a cambi di umore, comportamento o rendimento scolastico. Spesso si tratta di alti e bassi adolescenziali, ma potrebbero anche essere sintomi di un caso di bullismo
  3. Controllo genitori. Utilizza gli strumenti di parental control per gestire il modo in cui i tuoi figli possono utilizzare dispositivi e servizi e, se necessario, controllarne l’attività. In particolare, ti consigliamo di utilizzarli con:
    • Google Play
    • Sistemi operativi: Android, iOS, Windows e così via
    • Social network
    • Piattaforme online di contenuti condivisi come YouTube

Di solito, gli strumenti del controllo genitori integrati nei dispositivi sono piuttosto limitati. Per questo motivo, ti consigliamo di utilizzare le funzioni per la famiglia di Panda Dome Premium, che tra le altre cose ti consente di:

  • Monitorare l’attività online
  • Bloccare l’accesso a contenuti inappropriati e piattaforme a rischio di cyberbullismo
  • Proteggere i dati personali e soprattutto le foto e i video dei tuoi figli, che spesso vengono utilizzati dai bulli per offenderli, minacciarli o addirittura ricattarli.

IMPORTANTE: se decidi di utilizzare questi strumenti, valuta bene il livello di controllo da applicare, perché un’intromissione eccessiva o misure troppo restrittive potrebbero creare altri tipi di problemi relazionali.

Infine, vogliamo ricordarti che la cosa più importante di fronte a un caso di bullismo o cyberbullismo è parlare apertamente e comunicare con la scuola o le autorità. Spiega ai tuoi figli che denunciare il bullismo non è da “spioni”, ma un comportamento adulto e responsabile e che troveranno strutture e persone sempre più capaci e disposte ad aiutarli, grazie alle novità introdotte dalla legislazione italiana. Per saperne di più, consulta questo riepilogo di aspetti legali e disposizioni della legge sul cyberbullismo.

Il cyberbullismo è un fenomeno che non può e non deve essere preso alla leggera, non solo per le conseguenze sulla vita della vittima, ma anche perché si tratta della prima manifestazione di comportamenti discriminatori tra ragazzi, che vanno educati a riconoscerli e combatterli. In questo modo proteggiamo la salute dei nostri figli e li aiutiamo a diventare adulti più umani e consapevoli.

Approfondimenti

Ti interessa il cyberbullismo e vorresti approfondire l’argomento? Visita il sito Cyberbullismo, quello del Telefono Azzurro o la piattaforma per i genitori di Facebook. In aggiunta, ti consigliamo di leggere “Il Metodo anti-cyberbullismo” di Claudia Sposini, che trovi su Amazon o sul sito di San Paolo Edizioni (qui puoi scaricarne le prime pagine e l’indice in anteprima), e la guida giuridica su bullismo e cyberbullismo di Maria Sabina Lembo, molto attuale e dettagliata.

Inoltre vi sono molti bei film sull’argomento che potresti guardare insieme ai tuoi figli. Scegline uno da questa lista di film sul bullismo di FilmAboutIt.

Buona conversazione e buona visione!