Le preoccupazioni per la privacy hanno avuto la meglio e Meta mette tutto in pausa e aspetta tempi migliori.
Il gigante dei social media Facebook, che recentemente ha cambiato nome in Meta, ha confermato di aver disattivato il proprio sistema di riconoscimento facciale e rimosso le scansioni dei volti di oltre 1 miliardo di utenti.
Questa drastica decisione è stata presa da Meta a causa delle preoccupazioni, piuttosto legittime, di non poter soddisfare i criteri imposti dagli enti regolatori. Molti governi non hanno ancora definito delle normative chiare e Meta vuole evitare di finire sotto l’occhio attento degli ispettori.
I problemi del riconoscimento facciale
L’archiviazione e il trattamento dei dati biometrici sono processi che presentano molti dubbi a livello etico e normativo. Si tratta di un argomento molto discusso (ne abbiamo parlato anche noi in questo post) e che sta dividendo l’opinione pubblica tra i sostenitori accaniti dello sviluppo tecnologico ad ogni costo e chi non vuole cedere l’ennesimo enorme volume di dati a governi e multinazionali.
Il riconoscimento facciale viene utilizzato soprattutto in applicazioni di sicurezza, ad esempio in sistemi informatici di videosorveglianza che riescono a identificare le persone nei video e seguirle all’interno delle strutture, concedendo l’accesso o meno in base alle informazioni associate al profilo.
In seguito a questa presa di posizione di Meta, gli utenti non potranno più essere riconosciuti nelle foto e nei video di Facebook, in quanto i parametri delle scansioni facciali verranno rimossi definitivamente.
Se Meta ha fatto marcia indietro sul riconoscimento facciale, vuol dire che i tempi non sono ancora maturi.
La dichiarazione di Meta
Il portavoce dell’azienda ha detto che circa un terzo degli utenti Facebook aveva attivato il riconoscimento facciale. I parametri e i dati biometrici di questi utenti sono stati rimossi, mentre per il resto degli utenti che hanno disattivato questa funzionalità o che non l’hanno mai impostata, non ci sarà nessun cambiamento.
Cosa cambia su Facebook
Si tratta dell’ennesima mossa aggressiva da parte di Meta, anche se questa volta in linea con i difensori della privacy online. Tra le poche conseguenze visibili a livello di piattaforma, Facebook non potrà più riconoscere la presenza di una persona nelle storie, nelle foto o nei video. Per lo stesso motivo, gli utenti non potranno più utilizzare i suggerimenti di tag nei post, anche se potranno tranquillamente continuare a taggare altri utenti in modo manuale. Di fatto, quest’ultimo comportamento è fortemente consigliato da Facebook, in quanto è il più rispettoso a livello di privacy.
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Infine, questo cambiamento inciderà anche sul Testo Alternativo Automatico (AAT) di Facebook. L’AAT è una risorsa molto utile per le persone cieche, che crea una descrizione testuale automatica delle immagini. D’ora in avanti l’AAT continuerà a funzionare, ma non potrà identificare le persone che appaiono in un’immagine o video.
Sottolineiamo che questa decisione da parte di Meta non significa che in futuro le cose non possano cambiare. L’azienda pensa che il riconoscimento facciale sia una tecnologia importante e potente, ma che in questo momento la cosa migliore da fare è aspettare e capire come si posizionano i governi dei vari paesi, prima di proporla nuovamente ai propri utenti.
Le scansioni facciali e delle impronte digitali sono un metodo di autenticazione molto più sicuro rispetto alle password, ma non sono infallibili.
Riconoscimento facciale e cybersicurezza
La preoccupazione per la sicurezza dei dati biometrici degli utenti ci ricorda che il concetto di informazioni personali si sta espandendo e gli utenti devono informarsi bene per imparare a proteggere i propri dati in tutti i formati e supporti.
Questo vale anche per il riconoscimento facciale, per il quale anche l’Italia sta aspettando che l’Europa emani una legge specifica. Nel frattempo, l’utilizzo di questa tecnologia è vietato tranne su richiesta delle autorità, ad esempio durante le indagini su un crimine.
Per questo motivo, ecco i nostri 4 consigli di cybersicurezza per il riconoscimento facciale:
- Quando Meta riattiverà il riconoscimento facciale, leggi bene le norme sull’archiviazione e sull’utilizzo dei dati biometrici.
- Se usi questa tecnologia come metodo di autenticazione multifattoriale, ad esempio per sbloccare il telefono, ricordati che la scansione facciale è pur sempre un dato e come tale può essere rubata o falsificata.
- Proteggi con un antivirus sicuro i dispositivi dove hai archiviato una scansione facciale.
- Prima di utilizzare un nuovo sistema di riconoscimento facciale, informati bene sulla sua autenticità e sicurezza.
Ricorda che le scansioni facciali e delle impronte digitali sono un metodo di autenticazione molto più sicuro rispetto alle password, ma non sono infallibili; perciò, fai sempre attenzione quando navighi e utilizzi i tuoi dispositivi digitali.
Infine, tieni presente che se Meta ha fatto marcia indietro sul riconoscimento facciale, vuol dire che i tempi non sono ancora maturi per un utilizzo sicuro ed esteso di questa tecnologia.
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Buona navigazione e buona preparazione all’uso del riconoscimento facciale!