Il bullismo è un problema da sempre presente nella società e che, nella maggior parte dei casi, colpisce i bambini. A causa dell’avvento delle nuove tecnologie, di internet e dei dispositivi mobili, la minaccia è cresciuta fino a far nascere un nuovo fenomeno e un problema ancora più incontrollato: il cyberbullismo.
Il bullismo online sta affliggendo sempre di più l’Europa e negli ultimi anni è aumentato il numero di casi di bambini e adolescenti che soffrono di questo fenomeno.
Cos’è il cyberbullismo? Si verifica quando un bambino o un adolescente diventa il bersaglio delle azioni di altre persone, il cui scopo è quello di metterlo in imbarazzo, tormentarlo, umiliarlo o minacciarlo. La particolarità di questo tipo di bullismo è che di solito si verifica online. Si tratta in genere di azioni che si ripetono quotidianamente e che non comportano necessariamente dei danni fisici.
Il più delle volte il bullismo dura e si ripete a lungo. Che si tratti di inviare una foto umiliante o numerosi messaggi offensivi, solitamente ha un impatto sui sentimenti, sull’autostima, sulla reputazione e sulla salute mentale del giovane.
A differenza del bullismo “reale”, il cyberbullismo può essere incessante. Può raggiungere una vittima indipendentemente dalla sua posizione geografica o dal momento, ad esempio quando è sola nella sua camera, di ritorno da scuola e persino durante le vacanze con la famiglia.
Il cyberbullismo tende soprattutto a verificarsi nelle scuole. Di conseguenza, il molestatore e la vittima sono generalmente minorenni e compagni di classe. È possibile che il cyberbullismo si sviluppi maggiormente dagli 11 ai 13 anni (22,5%) per poi diminuire dai 14 ai 17 anni (17,9%). Le principali vittime sono i bambini e gli adolescenti.
Aumento dei casi di cyberbullismo
Negli ultimi anni, la società è diventata sempre più consapevole dei problemi legati al bullismo scolastico, soprattutto grazie all’impatto mediatico che alcuni casi hanno avuto. Questo potrebbe essere il primo passo per risolvere un problema che affligge numerose persone.
I casi di bullismo scolastico tradizionale sono notevolmente diminuiti negli ultimi cinque anni, ma allo stesso tempo, sono emersi e si sono moltiplicati i casi di cyberbullismo. Un sondaggio ha rilevato che un caso su quattro nelle scuole riguarda il bullismo online. Questo dato cresce esponenzialmente nella fascia tra gli 11 e i 13 anni. Ciò significa che 3 giovani su 10 sono vittime di cyberbullismo.
Concentrazione principale
In caso di cyberbullismo, la presenza delle ragazze (20,9%) è maggiore rispetto a quella dei ragazzi (18,8%). Ciò significa che le vittime sono ragazze in 3 casi su 5. Per quanto riguarda gli altri tipi di bullismo, la proporzione è, invece, più marcata: il 49,9% dei ragazzi contro il 55% delle ragazze.
L’età media delle vittime di cyberbullismo e di altri tipi di bullismo è comunque la stessa: 11-13 anni.
I mezzi utilizzati per il bullismo online
I mezzi più comuni utilizzati nei casi di cyberbullismo sono i cellulari, i social network, i servizi di messaggistica istantanea, i forum e l’email, anche se in misura minore.
Possiamo però affermare che lo strumento più utilizzato è il cellulare e, tramite quest’ultimo, l’applicazione di WhatsApp (riguarda l’80% delle persone colpite).
Le conseguenze del cyberbullismo
Le vittime di cyberbullismo possono manifestare depressione e ansia, problemi comportamentali e persino abuso di droghe.
Le persone afflitte da questa situazione hanno, inoltre, una diminuzione della propria autostima che porta generalmente a un declino del rendimento scolastico e che influenza le relazioni sociali.
Il bullismo provoca dei sentimenti di rabbia, tristezza e frustrazione nella vittima che contribuiscono a creare uno stato di squilibrio sociale ed emotivo.
Come evitare il bullismo online?
Non appena i bambini iniziano a conoscere internet, è importante educarli su questo tipo di pericolo e stabilire dei limiti per proteggerli dall’utilizzo delle nuove tecnologie.
In caso di minacce, la prima cosa da fare è ignorarle affinché l’aggressore si arrenda. È fondamentale che, in caso di problemi, i genitori abbiano un canale di comunicazione con i bambini ascoltandoli e accompagnandoli in ogni momento.
La soluzione per evitare il cyberbullismo è dare ai bambini l’educazione e le informazioni necessarie. È importante insegnare loro come usare internet con cautela, a non reagire agli attacchi e a non esitare a coinvolgere i genitori quando è necessario. È importante, quindi, incoraggiare i bambini a parlare e a mantenere una comunicazione aperta.
Le nuove tecnologie rappresentano un mondo pieno di nuove opportunità per i giovani, ma non dobbiamo dimenticare che ciò comporta dei rischi. Insegnare ai giovani a individuare e a segnalare le situazioni di cyberbullismo è fondamentale per la prevenzione