I dati delle ultime analisi mostrano una riduzione nel 2023, ma la sensazione è che stiano aumentando. Scopri cosa sta succedendo!
Alla fine del 2021, si stimava che circa il 45% di tutte le email inviate in un anno fosse spam. I dati più recenti mostrano un leggero miglioramento, eppure, soprattutto in Italia, le persone continuano a lamentarsi delle chiamate spam e delle spam email. Che cosa sta succedendo?
La situazione è complicata, perché gli operatori telefonici non vogliono o non possono limitare più di tanto le chiamate spam e, soprattutto, i nostri numeri di telefono e il nostro indirizzo email finiscono troppo facilmente nei database di aziende poco oneste.
Qual è la situazione internazionale relativamente allo spam su telefoni e computer? Cosa possiamo fare per riceverne meno e ripulire i nostri contatti? In questo post rispondiamo a queste domande e vediamo altre informazioni utili per convivere meglio con lo spam. Continua a leggere!
Chiamate spam e spam email
Lo spam, per chi ancora non conoscesse questa parola, è un termine inglese che deriva da una vecchia marca di carne in scatola (qui abbiamo spiegato approfonditamente le origini di questa espressione). Oggi, la parola spam viene usata per identificare tutte le comunicazioni non richieste, generalmente di natura commerciale, tra cui si annidano anche vere e proprie truffe e campagne di phishing.
Il grande problema di oggi sono le chiamate spam, ovvero quelle chiamate realizzate da robot automatizzati o da call center che hanno come obiettivo offrire servizi e prodotti (spesso sono delle mezze truffe). Queste chiamate hanno le seguenti caratteristiche:
- Provengono da numeri sconosciuti, quasi sempre con prefissi internazionali di altri paesi.
- Molti sono messaggi preregistrati riprodotti da account automatizzati (i cosiddetti bot).
- La persona che riceve la chiamata non ha richiesto comunicazioni commerciali direttamente all’azienda che chiama.
- Se si chiede all’agente di rimuovere il contatto, anche in caso di risposta affermativa il numero non viene rimosso dal database e si continuano a ricevere chiamate spam.
- Le tecniche di vendita di queste chiamate sono aggressive e poco rispettose nei confronti dei destinatari.
A meno che tu non sia una delle poche persone che non ha mai ricevuto una chiamata di spam, saprai di cosa stiamo parlando e sai quanto sia fastidioso e frustrante riceverle. Inoltre, queste chiamate vengono realizzate come parte di vere e proprie campagne di spam, per cui spesso le persone ne ricevono molte in pochi giorni, mettendo a dura prova la loro pazienza.
Per quanto riguarda le email di spam, la cosa è meno fastidiosa ma più complicata: le chiamate spam sono più invasive, ma di email ne riceviamo molte di più e, se non facciamo attenzione o non abbiamo un buon filtro antispam, corriamo anche dei rischi dal punto di vista della sicurezza informatica.
Il 2021 è stato l’anno con più spam e si stima che circa il 45% delle email fosse indesiderato.
Pericoli dello spam
Alcune chiamate spam fanno parte di campagne di truffe realizzate da cybercriminali, spesso destinate alle persone anziane o con poche conoscenze dell’ambito informatico e della comunicazione. Altre, invece, sono vere e proprie televendite di prodotti e servizi di dubbia origine e qualità.
Il rischio più grosso, tuttavia, lo presentano le email di spam, che spesso contengono anche link di phishing e allegati infetti. Purtroppo, il confine tra spam, phishing e adware è sempre più sottile e impreciso e basta un clic sul link o l’allegato sbagliato per prendere un virus ed esporre i nostri dati personali.
In generale, però, il vero problema dello spam è a livello di privacy: tutte queste comunicazioni violano la riservatezza e la sfera personale dei destinatari. Le persone ne hanno ricevute così tante, che molte si sono ormai arrese a dover dedicare una parte del proprio tempo a rispondere (o NON rispondere) a telefonate di marketing non richieste, email con proposte commerciali assurde e chiamate internazionali provenienti da paesi lontani.
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Ma lo spam funziona ancora?
Purtroppo, sì. Dato che gli invii di massa sono gratuiti e consentono di contattare milioni di persone, anche se il tasso di risposta è bassissimo l’operazione è comunque redditizia per chi invia lo spam, e lo è ancora di più se si tratta di truffe o attacchi informatici.
Lo spam e le truffe telefoniche funzionano di più nella popolazione over 65, per mancanza di informazioni e competenze tecniche. In alcuni casi, l’obiettivo reale dei messaggi di spam è solo quello di generare clic involontari su annunci e aumentare il traffico in modo artificiale su un sito web. Insomma, lo spam funziona ancora ed è per questo che ne viene inviato così tanto ogni anno.
Qualche statistica sullo spam
Ecco alcuni dati che ci aiutano a valutare il fenomeno dello spam e la sua portata:
- Il volume globale di spam giornaliero ha raggiunto il punto più alto a luglio 2021.
- Sono stati rilevati 283 miliardi di email di spam su un totale di 336 miliardi di email inviate nel 2021.
- Il paese con il maggior numero di spam è gli Stati Uniti, dove nel 2020 si stima che abbia causato perdite per oltre 4,1 miliardi di dollari.
- Solo nel giugno 2021 sono stati segnalati 5,9 miliardi di chiamate spam.
- I siti di email di spam generano circa 7000 dollari al giorno per i mittenti.
- Il 30% delle persone apre involontariamente un’email di phishing.
- Oltre il 75% di tutti i cyberattacchi mirati inizia con una semplice email.
Lo spam è un problema perché è molto diffuso, strettamente collegato alle truffe e perché invade il nostro spazio personale (anche se virtuale). Le cifre che abbiamo appena visto dimostrano che non si tratta più di un leggero fastidio da sopportare quando andiamo online o usiamo lo smartphone, ma di un pericolo vero e proprio che causa perdite economiche e problemi di privacy.
I siti di email di spam generano circa 7000 dollari al giorno.
Come bloccare lo spam
Il modo migliore per non ricevere spam è prevenirlo, ovvero non condividere il nostro numero di telefono o la nostra email. Questo significa non registrarsi né iscriversi a molti servizi online, a meno che l’informativa sulla privacy specifichi chiaramente che i dati non verranno ceduti a terzi o utilizzati per fini commerciali.
E questo, a sua volta, significa leggere le norme sulla privacy, cosa che pochissime persone hanno il tempo e la voglia di fare. Per questo, un trucco utile è quello di creare un indirizzo email solo per le registrazioni online, ad esempio per ricevere un documento da un sito o per utilizzare un’app di dog sitter. Stessa cosa per il numero di telefono, anche se acquisirne uno nuovo può essere più complicato e ha un costo.
Detto questo, ci sono delle cose che possiamo fare per ricevere meno spam:
- Iscriviti al registro pubblico delle opposizioni (per il telefono di casa).
- Blocca gli account di spam sulle reti sociali e segnalali alla piattaforma.
- Rendi privato il tuo account di Instagram e altri social che lo consentono.
- Usa la funzione antispam di Android e dei programmi di Google (così contribuisci a migliorare la precisione con cui i sistemi di intelligenza artificiale riconoscono e bloccano lo spam).
- Prova un’app per bloccare le chiamate spam sul telefono (assicurati che sia affidabile e scaricala da una fonte ufficiale).
- Infine, non rispondere mai alle email di spam e alle chiamate provenienti da numeri internazionali che non conosci o che assomigliano a numeri di spam che hai già visto.
Abbiamo visto come e perché continuiamo a ricevere così tante chiamate ed email di spam e cosa possiamo fare per limitare almeno in parte questo fastidioso problema. Inoltre, abbiamo visto che a volte lo spam nasconde tentativi di phishing e malware, che possono mettere in pericolo i nostri account, i nostri dati o addirittura il nostro conto in banca. Per questo motivo, oltre a seguire i consigli di sicurezza contro lo spam che abbiamo condiviso qui sopra, ti invitiamo a provare il nostro antivirus gratis, che ti aiuterà a proteggere i tuoi dispositivi e bloccare le minacce informatiche nascoste nello spam.
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Buona navigazione e buona prevenzione dello spam!