Scopri le differenze tra deep web e dark web, e quanto c’è di vero nelle terrificanti notizie sul deep web.
Periodicamente, i media tornano a proporre notizie sensazionalistiche sul deep web. Spesso, queste storie sono scioccanti per l’utente di Internet, a cui mostrano un lato del Web che ricorda i film di fantascienza più paranoici. Ma quanto c’è di vero in queste notizie?
Come vedremo in questo articolo, si tratta di disinformazione e clickbaiting: la maggior parte di queste notizie si riferiscono al dark web, che non ha niente a che vedere con il deep web.
Cosa sono il deep web e il dark web
Spesso, online si fa confusione tra questi due termini e molte persone non ne conoscono il significato esatto. Per questo motivo, è doveroso iniziare con un chiarimento.
Le nostre porte d’ingresso a Internet sono i motori di ricerca e, nel caso di molti utenti, Google. Siamo abituati a pensare che tutti i siti web siano presenti nei risultati di ricerca di Google, ma non è così: il motore ne indicizza circa 2 miliardi, mentre si stima che in tutto possano essere quasi 550 miliardi.
I siti indicizzati dai motori di ricerca formano quello che chiamiamo Surface Web, o web di superficie. Tutti gli altri siti, ad esempio quelli accessibili dopo un login o quelli creati al momento dai server durante la navigazione di un utente, appartengono a quello che chiamiamo Deep Web, o web sommerso.
Per visualizzare la differenza in modo ancora più semplice, puoi pensare a un iceberg: il deep web rappresenta l’immensa mole di ghiaccio sommersa che non vediamo, che affiora sulla superficie del mare lasciandone intravedere solo la punta, ovvero il surface web.
Il dark web, invece, è una piccola porzione del deep web, anch’essa non indicizzata dai motori di ricerca, ma per accedervi sono necessari strumenti particolari come il browser Tor. Il dark web è nato per rispondere all’esigenza di un Web libero e anonimo, ma viene spesso sfruttato per svolgere attività illegali, come la vendita di armi o droghe.
Il dark web non è un luogo sicuro, ma non va confuso con il deep web.
Quindi, c’è da preoccuparsi?
Per aiutarti a rispondere a questa domanda, ti proponiamo 5 fatti e falsi miti che ti chiariranno le idee su questo argomento.
-
Fatto: il deep web è molto più esteso del surface web¬.
Secondo i dati e le stime attuali, il surface web è composto da circa 2 miliardi di documenti indicizzati, mentre si pensa che il deep web ne contenga circa 550 miliardi. Detto in altri termini, per ogni pagina riportata dal motore di ricerca di Google ne esistono altre 250 sconosciute.
-
Mito: il deep web è gestito da criminali¬.
In molte notizie, il deep web viene confuso con il dark web. Quest’ultimo è formato da reti parallele a Internet e accessibili solo con software particolari, al fine di nascondere le attività online degli utenti. In realtà, quindi, la maggior parte del deep web è totalmente legale e le pagine sono gestite da persone o aziende rispettabili.
-
Mito: per accedere al deep web servono programmi particolari.
Anche in questo caso, la disinformazione viene dalla confusione tra deep web e dark web. Quindi, se ti stai chiedendo come entrare nel deep web, la risposta è semplice: con un browser qualsiasi come Chrome o Safari. Per quanto riguarda il dark web, invece, sono necessari altri strumenti, come il browser Tor.
-
Fatto: l’accesso alla maggior parte delle pagine del deep web è libero e gratuito.
¬Si calcola che il 95% dei contenuti del deep web siano disponibili a tutto il pubblico dei navigatori. Tuttavia, il deep web comprende anche contenuti ad accesso limitato, ad esempio le pagine che richiedono un abbonamento, come alcune testate giornalistiche online, o una registrazione, come i siti di incontri online.
-
Mito: il dark web e il deep web sono la stessa cosa¬.
Come abbiamo visto, alcune persone utilizzano i due termini come se fossero sinonimi, ma sono due cose diverse. Il dark web è stato sviluppato per proteggere la privacy della navigazione e degli utenti, cosa che l’ha portato a essere sfruttato per attività illegali, come nel caso di Silk Road.
Il deep web, invece, contiene solo tutti quei siti non accessibili da un motore di ricerca e quindi più difficili da trovare. Mettendoli a confronto, si nota la grande sproporzione tra queste due realtà: il deep web contiene oltre il 90% di Internet, mentre il dark web ne rappresenta solo lo 0,1%.
Deep web: sicuro o pericoloso?
Alla luce di ciò che abbiamo appena visto, possiamo affermare che il deep web è totalmente sicuro (le trappole di phishing, i virus e altre minacce informatiche non sono direttamente imputabili al web, e possiamo trovarne sia in quello sommerso che in quello di superficie).
Inoltre, per quanto riguarda il dark web, è quasi impossibile accedere per sbaglio a uno dei suoi contenuti pericolosi, dato che sono necessari strumenti di navigazione speciali.
Come entrare nel deep web e nel dark web
Come abbiamo visto, per entrare nel deep web non devi fare nulla di particolare. Semplicemente, si tratta di pagine non reperibili con i motori di ricerca, ma di cui potresti trovare un link in altri siti che trattano argomenti simili.
Se invece ti stai chiedendo come entrare nel dark web e cosa puoi trovarci, il nostro primo consiglio è di NON FARLO. Il dark web è pericoloso, molti siti sono infestati da malware o controllati dalla polizia.
Per farti un’idea delle esperienze nel dark web, ti proponiamo questo interessante articolo di Vice, in cui l’autrice racconta cosa ha imparato in dieci giorni passati nel dark web.
Conclusioni
Purtroppo, la somiglianza tra i due nomi (deep web e dark web) e la scarsa qualità di molti siti di informazione online continuano a creare confusione, e molte persone sono ancora spaventate dal deep web. Il lato ironico di tutto questo è che tutti noi, anche i più diffidenti, navighiamo ogni giorno nel deep web, solo che non ce ne rendiamo conto!
La prossima volta che leggi una notizia spaventosa sul deep web, ricordati che si tratta di un errore e che si riferisce a qualche sito del dark web. Non hai nulla di cui temere, a meno che non sia tu a scegliere di navigare nelle dark net. In quel caso – se non siamo riusciti a dissuaderti – utilizza per lo meno un software di cybersicurezza potente e non condividere dati personali!
Buona navigazione nel deep web!