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Cyberstalking: gli hacker non pensano solo al denaro

cyberstalking

Lo stalking online non va preso alla leggera, scopri come proteggerti.

Di solito, quando parliamo di hacker sul nostro blog, ci riferiamo a criminali che hanno l’obiettivo di rubare dati o denaro. Ma questo non è l’unico motivo per cui un hacker può cercare di accedere al computer di un’altra persona, ad esempio gli hacktivist utilizzano le stesse tecniche del cybercrimine a scopi di protesta politica. Al di là dell’attivismo però, ci sono anche motivi meno etici, ad esempio l’ossessione.

Quando l’ossessione diventa stalking

A volte, una persona può sviluppare un interesse ossessivo nei confronti di qualcuno. A quel punto, inizierà a seguirlo e spiarlo, raccogliendo informazioni sulla sua vita personale.

Alcune di queste persone affermano di essere semplicemente dei fan sfegatati, che vogliono sapere tutto, ma proprio tutto sulla vita del proprio idolo. Altri arrivano a credere di avere una relazione con l’altra persona – la vittima – anche se in realtà non si sono mai conosciuti.

Questo tipo di ossessione è ciò che in gergo, e prendendo in prestito l’ennesimo termine dall’inglese, viene definito stalking e, siccome avviene online, lo chiamiamo cyberstalking, o persecuzione virtuale.

Da cyberstalker ad hacker

Con il passare del tempo e il progredire dell’ossessione, lo stalker vorrà avere sempre più informazioni sulla sua vittima, come l’indirizzo di casa, il numero di telefono o immagini intime. Quando non riesce a trovare questi dati con una semplice ricerca online, ad esempio su Facebook, lo stalker che ha delle competenze informatiche può arrivare al punto di provare ad accedere illegalmente agli account della vittima.

I cyberstalker utilizzano molte delle tecniche degli hacker. Ad esempio, possono infettare lo smartphone o il computer della vittima con malware che gli permetta di rubare dati. Una volta ottenuto l’accesso al dispositivo, continueranno a sfruttarlo per intere settimane o mesi. In alcuni casi, la vittima può non scoprire mai di essere stata attaccata e derubata di informazioni da uno stalker.

Una precisazione, non bisogna confondere i cyberstalker con i troll. I primi sviluppano un vincolo emotivo con le vittime, mentre i troll mirano a scioccare e offendere le persone, provocandole o cercando di farle arrabbiare. Gli stalker, invece, prendono di mira una determinata persona e creano una complicata struttura di credenze e ricordi di fantasia a supporto di una relazione intima completamente inesistente.

Inoltre, a differenza dei troll, in alcuni casi gli stalker possono provare a contattare e addirittura minacciare le proprie vittime nella vita reale.

Come difendersi dai cyberstalker

La prima cosa da capire è che chiunque può diventare il bersaglio di uno stalker; queste persone non prendono di mira solo i personaggi famosi. A volte si tratta di un ex-fidanzato o di un conoscente. In altri casi, anche se più di rado, lo stalker è un follower che ha scoperto la vittima su un social media.

Se sai di avere uno stalker o sospetti che qualcuno ti stia perseguendo online, per proteggerti puoi:

Il cyberstalking non va preso alla leggera: da un’attenzione leggermente ossessiva può trasformarsi rapidamente in un comportamento criminale e addirittura violento. Per questo, se pensi di essere vittima di uno stalker digitale, non esitare a chiamare la polizia prima che le cose prendano una brutta piega.

Inoltre, anche se hai la certezza di non essere seguita o seguito online, ti consigliamo di scaricare un buon software antivirus per prevenire e proteggerti dalle malsane attenzioni di eventuali cyberstalker futuri.

Buona navigazione al riparo da sguardi indiscreti!

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