Abbiamo intervistato il nostro Global Consumer Operations Manager per capire com’è cambiata la cybersecurity nel 2024 e cosa ci aspetta in futuro.
Il 2024 è stato un anno intenso per il mondo della cybersecurity. Tra attacchi sempre più sofisticati, innovazioni tecnologiche e una crescente consapevolezza pubblica, il settore ha attraversato trasformazioni significative.
Per approfondire questi temi, abbiamo intervistato il nostro Global Consumer Operations Manager, nonché portavoce ufficiale di Panda Security, Hervé Lambert, che ci ha aiutato a capire cos’è cambiato durante l’ultimo anno, cosa possiamo aspettarci nel 2025 e cosa devono fare privati e PMI per difendersi dalle nuove minacce digitali. Buona lettura!
Come si conclude il 2024 dal punto di vista della cybersecurity? Qual è il bilancio di Panda Security?
Il 2024 si chiude come un anno di grandi sfide e di profonda crescita. Abbiamo osservato un incremento significativo nella frequenza e nella sofisticazione degli attacchi informatici, come ransomware, phishing e DDoS.
Ma ci sono stati anche importanti progressi tecnologici, prima fra tutti l’integrazione dell’AI e del machine learning nelle soluzioni di sicurezza, che ha migliorato la capacità di rilevamento e risposta alle minacce.
Insomma, è stato un anno di adattamento continuo e innovazione, che ha ribadito quanto la cybersecurity sia fondamentale per la protezione del mondo digitale. Per questo, Panda Security continua la propria missione per offrire a privati e piccole imprese le soluzioni informatiche giuste per difendersi e prevenire gli attacchi.
“La cybersecurity non è un costo, ma un investimento strategico, e non riguarda solo le grandi multinazionali, ma anche le piccole imprese, le famiglie e i singoli utenti di internet.”
Quali sono state le principali differenze rispetto al 2023?
Dunque, il 2023 è stato caratterizzato da attacchi massivi come ransomware e phishing, mentre nel 2024 abbiamo visto una maggiore sofisticazione delle minacce, con fenomeni come il ransomware-as-a-service e gli attacchi di doppia estorsione (NDR: un primo ricatto per ottenere la chiave di crittografia e un secondo per non divulgare pubblicamente i dati rubati).
Per fortuna, anche gli strumenti di protezione sono migliorati, grazie all’uso di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale. Il problema, però, è che anche i cybercriminali hanno iniziato a utilizzare queste tecnologie per aggirare le difese. Inoltre, la collaborazione tra governi e aziende è diventata più forte, migliorando le capacità di prevenzione.
Di fatto, la partecipazione di nuove agenzie governative e la disponibilità di programmi e risorse è cruciale per lo sviluppo del settore e il supporto a imprese e privati. Secondo noi, sarà una delle variabili più importanti anche nel 2025!
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Che cosa abbiamo imparato e disimparato nel 2024?
Come appena detto, abbiamo imparato che la collaborazione è essenziale per anticipare e affrontare le minacce globali. Inoltre, l’intelligenza artificiale ha rivoluzionato il rilevamento e la gestione degli attacchi.
Ma soprattutto, abbiamo compreso che la cybersecurity non è un costo, ma un investimento strategico, e che non riguarda solo le grandi multinazionali, ma anche le piccole imprese, le famiglie e i singoli utenti di internet.
Dall’altro lato, il 2024 è stato un anno cruciale, perché ha consentito al settore di “aggiustare il tiro”. Abbiamo rivisto alcune convinzioni errate che avevamo, come l’idea che le piccole aziende fossero meno vulnerabili o che le soluzioni isolate fossero sufficienti. L’approccio vincente è la prevenzione basata sulla collaborazione, e non la reazione.
Quali sono le principali minacce da cui dovremo difenderci nel 2025?
Il 2025 sarà ancora più complesso del 2024. Panda Security prevede un aumento degli attacchi basati su AI, come le frodi con deepfake.
Per quanto riguarda i settori più colpiti, crediamo che le infrastrutture critiche e le catene di fornitura continueranno a essere i bersagli principali. Anche i dispositivi IoT e le reti domestiche rimangono vulnerabili, mentre il fenomeno del “cybercrime as a service” renderà gli attacchi sofisticati più accessibili.
Probabilmente, assisteremo a nuove combinazioni di tecnologie emergenti e tecniche tradizionali, ad esempio truffe ibride, sia online che offline, attacchi ransomware su larga scala ma personalizzati grazie all’AI e nuove ondate di phishing.
“Nel 2025 non basta più usare un antivirus: chiunque dovrebbe usare quotidianamente almeno un password manager, una VPN e un sistema di protezione dal ransomware.”
Quali consigli vuole dare alle persone e alle PMI?
Da questo punto di vista, mi sento di ripetere quello che diciamo ormai da anni e che è diventato come un mantra in Panda Security, ovvero che la sicurezza informatica è come un vaccino: prevenire è meglio che curare.
I singoli utenti di internet devono informarsi regolarmente sulle nuove minacce e consolidare le loro conoscenze di base, che sono anche le armi più potenti, come usare password robuste, aggiornare regolarmente i software e usare tutti i software a disposizione, a partire da antivirus, password manager e VPN.
Anche per quanto riguarda le aziende, i consigli che diamo rimangono invariati:
- Accettare che gli attacchi cyber colpiscono anche le piccole aziende e i liberi professionisti.
- Le Pmi devono capire che i sistemi e i servizi di cybersecurity non sono un costo (accessorio) ma un investimento strategico al pari di una rete di telecamere di videosorveglianza o un buon software di ERP.
- Oltre ai software veri e propri, le aziende devono iniziare seriamente a investire in formazione continua e di livello professionale, backup regolari, autenticazione a più fattori e monitoraggio costante.
La chiave è creare una cultura aziendale positiva e consapevole, e combinarla con soluzioni avanzate ma intuitive, come quelle di Panda Security, per assicurarsi che vengano utilizzate correttamente e integrate nella quotidianità di tutti i dipendenti.
Quali strumenti offre Panda Security nel 2025 per aiutare le persone e le aziende a proteggersi?
La nostra offerta comprende molte soluzioni utili per utenti e aziende di tutte le dimensioni, ma gli strumenti principali sono sicuramente Panda Dome per i singoli utenti e Panda Adaptive Defense 360 per le Pmi.
Panda Dome è una suite di cybersicurezza che include vari software e funzionalità, perché nel 2025 non basta più usare un antivirus: chiunque dovrebbe usare quotidianamente almeno un password manager, una VPN e un sistema di protezione dal ransomware.
Panda Adaptive Defense 360, invece, è una suite intuitiva e potente, perfetta per le operazioni di cybersecurity delle Pmi. Per questo motivo abbiamo aggiunto l’analisi basata su AI e machine learning, il monitoraggio continuo e un sistema avanzato di rilevamento e risposta (EDR). Inoltre, abbiamo potenziato il nostro servizio di assistenza tecnica, disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Conclusione: il 2025 sarà un anno all’insegna della sofisticazione e della collaborazione.
L’intervista a Hervé Lambert mette in evidenza quanto il 2024 sia stato un anno cruciale per la cybersecurity. Mentre le minacce continuano a evolversi, l’innovazione e la collaborazione globale stanno plasmando un futuro digitale più sicuro.
Di fatto, guardiamo al 2025 con un rinnovato ottimismo, certi che porterà nuove sfide da superare – come ogni anno – ma anche nuove soluzioni. I fattori che in futuro faranno pendere l’ago della bilancia dal lato della sicurezza saranno un maggiore livello di informazione, formazione e sensibilizzazione delle persone e una cooperazione più efficace tra governi, aziende e cittadini-utenti.
E tu, cosa ti aspetti dal 2025? Faccelo sapere nei commenti, siamo curiosi di leggere le tue idee e previsioni!
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