Un progetto innovativo e ambizioso, ma Vitruvian 1 è ancora lontano dal competere con ChatGPT e altri grandi modelli di intelligenza artificiale.

Dimenticate tutto ciò che pensavate di sapere sull’intelligenza artificiale. Oggi vi presentiamo qualcosa di diverso, qualcosa che va oltre le semplici chatbot o i modelli giganteschi: Vitruvian-1 è finalmente operativo! Non si tratta solo di un nuovo modello AI, ma di un vero e proprio cambio di paradigma per l’Europa.”

Con queste parole un po’ altisonanti, ASC27 presenta il suo modello di intelligenza artificiale sul proprio blog. Un modello di AI leggero, con pochi parametri, che consuma meno e pensato per aiutare le aziende a risolvere problemi complessi.

Ma è davvero così potente e rivoluzionario come affermano i suoi sviluppatori? Abbiamo fatto alcune ricerche e in questo articolo vi diamo la nostra opinione su Vitruvian 1, il primo modello di AI sviluppato interamente in Italia. Buona lettura!

A oggi, Vitruvian-1 è più un prototipo interessante che un’alternativa reale a ChatGPT, Gemini o Claude.

Cos’è Vitruvian 1

Vitruvian 1 è il nome del primo modello di intelligenza artificiale sviluppato dall’azienda italiana ASC27 S.r.l, che si ispira all’uomo vitruviano disegnato da Leonardo da Vinci, simbolo di conoscenza, tecnologia e cultura italiana.

Le particolarità di questo modello da poco disponibile a questo indirizzo sono poche ma importanti: ha 14 miliardi di parametri (i grandi modelli come ChatGPT ne hanno migliaia di miliardi), consuma meno, è stato addestrato con poche migliaia di euro ed è pensato per risolvere problemi complessi di tipo scientifico, non per intrattenere le persone come un chatbot generalista.

I suoi creatori, Nicolò Monti e Nicola Grandis, dicono che si tratta di una rivoluzione, parafrasando le dichiarazioni degli sviluppatori di DeepSeek: una grande capacità di calcolo con un’infrastruttura informatica minima, poche settimane di addestramento e, teoricamente, alcune idee geniali che rendono il modello più performante e preciso.

Di fatto, i creatori di Vitruvian affermano che il loro modello ha raggiunto risultati paragonabili a quelli dei grandi modelli di AI nei campi di logica, matematica, fisica e altre scienze “dure” (teoricamente avrebbe ottenuto un punteggio di 94 su 100 nel test di riferimento MATH-500).

Per chi volesse informazioni più tecniche e dettagliate, è possibile scaricare il PDF del report in inglese di ASC27.

Cosa fa Vitruvian che gli altri modelli non fanno

Vitruvian 1 è la risposta a diverse necessità contemporanee, prima fra tutte il desiderio italiano ed europeo di non dipendere sempre dalle Big Tech e altre multinazionali americane o asiatiche.

Per questo, e sulle orme dei creatori cinesi di DeepSeek – il potente modello di AI costruito con pochissime GPU e meno dati – ASC27 ha seguito un approccio più selettivo e incentrato sulla qualità e la precisione.

Attraverso alcuni processi come la distillazione della conoscenza (un modello AI più grande insegna e corregge un modello nuovo e più piccolo), Vitruvian 1 dovrebbe essere in grado di competere con i grandi modelli consumando molte meno risorse, il che significa che sarà anche più sostenibile e accessibile per le aziende. Infine, sempre secondo i suoi creatori, Vitruvian 1 è conforme al 100% al GDPR e all’AI Act.

Come avrete notato, abbiamo ripetuto più volte “teoricamente” e “secondo i suoi creatori”, perché la maggior parte di questi risultati non è dimostrata con certificazioni, paper tecnici o audit di terze parti.

LEGGI ANCHE: L’AI non capisce giustizia ed empatia? I limiti nascosti nei suoi dati

La nostra opinione su Vitruvian

Vediamo quali sono i punti più controversi di questo modello che promette di aver “rivoluzionato il mondo dell’intelligenza artificiale”:

  1. 14 miliardi di parametri: una potenza tutta italiana

Vero: il modello ha effettivamente 14 miliardi di parametri, un traguardo non da poco per una startup europea.

Ma: rispetto ai modelli all’avanguardia (GPT-4, Claude 3, Gemini 1.5, LLaMA 3), siamo molto sotto come capacità. Non bastano i parametri per competere: serve anche qualità dei dati, infrastruttura e ottimizzazione del fine-tuning. Per ora, i risultati reali non impressionano.

  1. Parla 5 lingue perfettamente, incluso l’italiano

Vero a metà: il focus sul multilinguismo (italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco) è interessante e positivo, soprattutto per un mercato spesso trascurato dalle Big Tech americane.

Ma: dalle prove pratiche, il modello a volte risponde in italiano anche quando il prompt viene scritto in un’altra lingua. Anche per quanto riguarda l’italiano, inoltre, a volte le risposte di Vitruvian non sono scorrevolissime, come in questo esempio: “Tuttavia, con azione collettiva e innovazione tecnologica, possiamo mitigare i suoi effetti e preservare il pianeta”.

  1. Etico, europeo, conforme al GDPR e all’AI Act

Vero e importante: qui ASC27 tocca un punto cruciale. La conformità alle normative europee è un vantaggio reale in contesti aziendali e della Pubblica Amministrazione. Il fatto che i dati siano gestiti all’interno dell’UE e in modo trasparente è un plus.

  1. Supera test matematici complessi come MATH-500

Molto discutibile: il presunto punteggio “94 su 100” al test MATH-500 non è documentato in modo trasparente. Nessun paper tecnico, nessun benchmark indipendente, nessun codice verificabile.

Sembra più uno slogan che un risultato solido. E senza verifica pubblica e da parte di pari, non ha valore scientifico.

  1. Alternativa concreta alle Big Tech

No, non ancora: l’idea è bella, ma non basta il patriottismo tecnologico.

Per competere davvero servono dataset di qualità, una community attiva, performance affidabili e costanti nel tempo e un’infrastruttura scalabile.

A oggi, Vitruvian-1 è più un prototipo interessante che un’alternativa reale a ChatGPT, Gemini o Claude.

Mancano verifiche di terze parti, benchmark e dimostrazioni di valore scientifico delle performance.

In conclusione, Vitruvian 1 è un ottimo inizio, ma non è ancora paragonabile ai grandi modelli di AI. Presto verranno rilasciate le API, ovvero il codice che consente di integrare il modello in altri programmi ed essere utilizzato in scenari pratici dalle aziende. A quel punto vedremo come se la cava realmente Vitruvian 1.

Per adesso possiamo solo lodare l’idea e lo sforzo della startup italiana ASC27, il cui unico errore è stato il tono enfatico con cui ha presentato la propria invenzione.

Riassumendo, Vitruvian 1 è un modello di intelligenza artificiale di piccole dimensioni, leggero, pensato per le aziende e per risolvere problemi complessi di tipo logico, matematico o scientifico. È più sostenibile rispetto ai modelli più grandi, consuma meno, parla 5 lingue e teoricamente è conforme al GDPR.

Per ora, però, non sembra così potente da rappresentare un’alternativa reale ai colossi come ChatGPT o Gemini, né tantomeno da poter rivoluzionare l’intelligenza artificiale. Provare per credere!

CONTINUA A LEGGERE: Come pulire il PC: guida completa per farlo durare più a lungo

Buona navigazione e buon utilizzo di Vitruvian 1!