Scopriamo insieme cosa fare quando un bambino vede contenuti inappropriati o vive una brutta esperienza online.
Uno dei temi più dibattuti online (e offline) è cosa fare quando un bambino ha un’esperienza negativa online? I genitori cercano spesso consigli per capire come gestire queste situazioni, perché a volte il comportamento migliore non è quello più intuitivo; ad esempio, gli psicologi infantili sconsigliano di trattare tutti i possibili pericoli di internet in modo preventivo e, piuttosto, raccomandano di mantenere un atteggiamento aperto e rassicurante.
In questo post vediamo alcuni consigli per i genitori per quando i bambini vedono contenuti inappropriati o pericolosi e alcune strategie semplici ma efficaci per prevenire questi spiacevoli episodi. Continua a leggere!
I minori su internet
Quanto è pericoloso internet per i bambini? Molto, se guardiamo i dati di varie organizzazioni, come l’Unicef che ha condotto uno studio su 10.000 diciottenni, da cui è emerso che il 75% ha vissuto situazioni pericolose online.
Da un’analisi di MarketSplash, invece, risulta che in media i bambini ricevono il loro primo dispositivo mobile a 10 anni, anche se solo il 30% dei genitori si sente preparato ad affrontare situazioni negative o pericoli online.
Infine, tantissimi studi di tutti i paesi mostrano che più del 50% dei bambini e adolescenti subisce episodi di bullismo online ed è esposto a contenuti che non dovrebbe vedere.
Questa situazione evidenzia una lacuna tra la pericolosità di internet per i minori da un lato e le misure di sicurezza utilizzate dai genitori dall’altro, nonostante, come vedremo, le autorità abbiano predisposto molte leggi e strategie utili e le aziende della cybersecurity contribuiscano con strumenti di sicurezza per i genitori, come il parental control.
Pericoli online per i bambini
Prima di addentrarci nelle soluzioni e strategie per mitigare i pericoli online, vediamo brevemente quali sono le principali minacce per i minori:
- Cyberbullismo
- Contenuti inappropriati, come violenza e pornografia
- Abusi online
- Truffe
- Pedofilia online
Il problema principale è che un bambino normalmente non sa come reagire né riconoscere il pericolo. Infatti, in molti casi l’esposizione a contenuti inappropriati per la loro età o conversazioni con aggressori online possono suscitare sentimenti contrastanti nei bambini. Che si sentono contemporaneamente spaventati e attratti dalla novità.
Il 75% dei minori ha vissuto esperienze pericolose online, ma la maggior parte non sa come reagire.
Consigli per i genitori per gestire le esperienze negative
Una cosa molto importante è creare un ambiente di fiducia e dialogo affinché il bambino senta il bisogno di venire a raccontare l’esperienza che ha vissuto, altrimenti tutte le strategie risulteranno inutili (spesso i minori nascondono le brutte esperienze e gli episodi di bullismo).
Detto questo, vediamo insieme cosa possono fare i genitori per rispondere a una situazione pericolosa o a un’esperienza negativa per i propri figli.
1. Fai capire ai tuoi figli che possono parlare con te
Come dicevamo, prima ancora che educare ai pericoli online. La cosa più importante è far capire ai tuoi figli che, se dovessero trovare dei contenuti o delle persone che gli fanno paura o suscitano in loro emozioni strane. Possono venire a parlarne con te, che saprai aiutarli e spiegargli cosa succede.
Le reazioni emotive dei bambini, soprattutto di quelli più piccoli, sono estreme rispetto agli adulti, per cui in caso di abuso online o esposizione a contenuti inappropriati, tutte le informazioni razionali che gli abbiamo comunicato possono servire a poco. L’obiettivo del genitore, in questi casi, è che il bambino si ricordi e abbia voglia di andare a parlarne con l’adulto, per ricevere conforto e aiuto.
2. Rispondi con apertura e comprensione
Se hai creato un ambiente positivo e di fiducia, di fronte a un abuso, un episodio di bullismo o un contenuto inappropriato tuo figlio verrà a parlartene; quello è il momento in cui devi agire con il massimo della calma e della comprensione.
I bambini possono avere sentimenti contrastanti rispetto a ciò che vivono in questi casi e i genitori non devono farli sentire in colpa, ridicolizzarli, minimizzare, sminuirli o fare leva sulla paura, anche se l’obiettivo ultimo è quello di difenderli da queste esperienze.
Di fronte alla complessità di ciò che può generare vedere per la prima volta un video porno o essere derisi dai compagni di classe. È importante rispettare le emozioni del bambino, fargli capire che sono legittime e cercare di capire insieme cosa fare.
3. Se hai bisogno, chiedi aiuto
È normale non avere tutti gli strumenti necessari per fare fronte a determinate esperienze. La puericultura è molto più complessa di quanto si pensi e le persone adulte hanno poco tempo e spesso poche nozioni per trattare le situazioni più difficili.
Tuttavia, ancora molte persone vivono con vergogna il bisogno di ricorrere a un professionista della salute mentale, sia per sé stesse sia per i propri figli. A volte, questo stigma sociale fa più danni del problema in sé. Perché impedisce di arginare situazioni pericolose, intervenire rapidamente e curarle prima che diventino gravi o croniche.
Se non sai come aiutare i tuoi figli quando sono in difficoltà, rivolgiti al pediatra, a uno specialista della psicologia infantile o a un’organizzazione del settore, ad esempio al Telefono Azzurro in caso di abusi online.
4. Analizzate insieme la situazione e i contenuti
Se tuo figlio entra in contatto con contenuti inappropriati o adescatori online, è arrivato il momento di parlarne apertamente e spiegargli cosa sta succedendo. Il fatto che sia ancora piccolo non significa che non possa capire o quantomeno imparare a etichettare il fenomeno in base alle tue istruzioni.
Per esempio, in caso di bullismo online, è utile analizzare cos’è successo, chi ha iniziato, come ha reagito la vittima, a chi l’ha raccontato, cosa può fare per difendersi, come si sente e così via.
Online ci sono molte risorse per famiglie e scuole, che sono utilissime per coinvolgere i bambini tramite il gioco e le attività di gruppo. Inoltre, ogni anno, il secondo martedì del mese di febbraio si celebra il Safer Internet Day (SID), con molte iniziative in tutte le scuole (guarda la registrazione dello streaming di quest’anno).
5. Utilizza il parental control e stabilite insieme le regole
È utile decidere insieme le regole da rispettare, in modo che non vengano percepite solo un’imposizione. Puoi spiegare ai tuoi figli che le limitazioni hanno lo scopo di farli sentire più sicuri, in modo che possano navigare e giocare online senza temere brutti incontri o di trovarsi di fronte a contenuti che potrebbero fargli paura.
Per lo stesso motivo, ti consigliamo di utilizzare le funzionalità dei software di parental control, che ti consentono di controllare le attività online dei tuoi figli. Ad esempio, potresti bloccare certi siti su cui sai che circolano contenuti inappropriati, oppure limitare il tempo di utilizzo delle app di social media, per favorire altre attività offline e lasciare tempo per il dialogo in famiglia.
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6. Consiglia attività sicure e divertenti
Molte persone si concentrano su come limitare l’esposizione ai pericoli. Ma un aspetto importante della sicurezza online dei bambini è promuovere attività sicure e interessanti, svolgerle insieme e scoprire siti e giochi sicuri (esistono davvero!).
Educare attraverso esempi positivi dà risultati migliori rispetto all’uso di argomentazioni negative. Un bambino che sperimenta un modo sicuro di navigare, giocare e divertirsi online ha un termine di paragone che lo aiuta a capire quando si trova di fronte a un contenuto o una persona pericolosa.
7. Regola le impostazioni di sicurezza di social network e app
Le big tech sono obbligate a offrire controlli per la privacy e la sicurezza, che spesso gli utenti non conoscono o non sanno usare bene. Se un bambino più grande comincia a usare in autonomia i social network, ti consigliamo di vedere insieme le impostazioni di sicurezza e leggere le informative sulla privacy, per spiegargli cosa sono i dati personali e perché è importante proteggerli.
Non sottovalutare la violenza digitale, perché può avere conseguenze terribili e sfociare in episodi di violenza fisica.
8. Crea un piano d’azione
Potreste scrivere insieme una pagina in cui annotare cosa fare in caso di pericolo. L’utilità di questo documento è duplice: da un lato, è un modo pratico per interiorizzare le situazioni di pericolo e saperle riconoscere, e dall’altro promuove l’autonomia del bambino dandogli una guida da seguire prima ancora di chiedere aiuto all’adulto.
Di seguito ti proponiamo una semplice tabella da usare come spunto per il tuo piano d’azione, che ovviamente dovrà essere personalizzato in base a ciò che fa tuo figlio online.
Pericolo | Che cosa succede | Cosa non fare | Cosa fare | Con chi parlare |
Immagini di persone nude | ||||
Richieste di immagini e video | ||||
Qualcuno ti prende in giro | ||||
Immagini o video violenti |
Come vedi, abbiamo usato un linguaggio semplice perché questo documento è pensato appositamente per i minori e dev’essere il più comprensibile possibile.
Per lo stesso motivo, le indicazioni devono essere poche, chiare e facili da seguire. Vediamo, ad esempio, quali istruzioni dare per rispondere quando una persona chiede foto o video intimi al bambino:
- Spieghiamo la situazione con parole semplici, cosa succede: una persona che non conosci ti sta chiedendo di inviargli una foto o un video e non sai perché. Questa persona potrebbe essere cattiva.
- Istruzioni chiare e precise, cosa non fare: smetti di rispondere, non inviare video o foto, non fare quello che ti dice lo sconosciuto.
- Cosa fare: disconnettiti e spegni il computer.
- Con chi parlare: raccontalo al papà e alla mamma.
Un piano d’azione semplice e pragmatico riduce i danni in caso di un’esperienza negativa online. Coinvolge il bambino e lo aiuta a occuparsi attivamente della sua sicurezza.
9. Denuncia alle autorità
Infine, se tuo figlio subisce un abuso, viene contattato da un pedofilo o corre un pericolo serio per la sua incolumità psicologica e fisica, ricorda che puoi segnalarlo alla Polizia Postale o presso una stazione di polizia fisica. Inoltre, da qualche tempo la Polizia di Stato ha lanciato l’app YouPol (disponibile sia per Android che per iOS), che permette di inviare rapidamente segnalazioni con immagini e video.
Denunciare è importante perché i reati online sono gravi tanto quanto quelli nel mondo fisico, e spesso gli abusi digitali conducono a violenze fisiche (soprattutto i casi di violenza di genere, ma anche gli abusi sui minori).
In questo post abbiamo visto cosa fare quando un bambino o un adolescente ha un’esperienza negativa online, perché si trova di fronte a un contenuto inappropriato per la sua età o perché viene contattato da persone pericolose.
Abbiamo condiviso dei consigli pratici per i genitori e abbiamo sottolineato l’importanza di coinvolgere i minori e creare un ambiente di dialogo che li faccia sentire a loro agio.
Infine, abbiamo visto che oltre a spiegare cosa fare in caso di pericolo, magari con un piano d’azione, possiamo anche educarli a utilizzare internet in modo sicuro e positivo (ma sempre sotto l’occhio attento del parental control).
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Buona navigazione e buona protezione dei tuoi figli online!